domenica 6 gennaio 2019

GUERRA APERTA AL GIOCO D'AZZARDO. L'IMPEGNO DEI CATTOLICI : DA PAPA FRANCESCO AI CREMONESI, DANTE VESCOVO EMERITO, AL VESCOVO ANTONIO.




GUERRA APERTA AL GIOCO D'AZZARDO. L'IMPEGNO DEI CATTOLICI : DA PAPA FRANCESCO AI CREMONESI, DANTE VESCOVO EMERITO, AL VESCOVO ANTONIO.
VIDEO YOUTUBE,







BUONA BEFANA A TUTTI…

Gabriele Cervi a NO SLOT ASSOCIAZIONE IN CAMMINO CON S.FRANCESCO CASCINETTA DIDATTICA ONLUS
QUI NEL NOSTRO GRUPPO ONLINE NO SLOT RENDO PUBBLICA LA LETTERA CHE HO INVIATO AL SINDACO DI CREMONA DOTT. GALIMBERTI PER RINGRAZIARLO PER AVERE INTRODOTTO LIMITAZIONI ORARIE PER IL FUNZIONAMENTO DELLE SLOT A CREMONA:
GABRIELE CERVI PRESIDENTE ASSOCIAZIONE IN CAMMMINO CON S.FRANESCO LA CASCINETTA DIDATTICA ONLUS DI CASTELVERDE 26022 VIA MONS. GARDINALI, 9. CELL 3391461161
Castelverde 27 dicembre 2016
Lettera aperta al Sindaco di Cremona
Giancluca Galimberti

Caro Sindaco ho letto con gioia, del provvedimento che introduce limitazioni orarie per il funzionamento delle slot. Mi rivolgo a Lei come cattolico e la ringrazio di questa sua coraggiosa azione.. Noi ci stiamo impegnando in questa battaglia ormai da ultimi in quanto sappiamo che gà nel recente passato numerose importanti voci si sono sollevate a favore della chiusura delle slot. Nel 2013 addirittura sul quotidiano La Provincia l’allora Vescovo di Cremona Mons, Dante Lafranconi diceva testuali parole: «Ho molto apprezzato il gesto di alcuni commercianti che hanno rifiutato nei loro locali le slot-machine: il gioco d’azzardo, infatti, sta mettendo letteralmente sul lastrico migliaia di persone». Con queste parole il vescovo di Cremona, Dante Lafranconi mette un carico da undici contro quella che da mesi è divenuta una delle piaghe più difficili da combattere: il gioco d’azzardo. Sono parole incluse nel messaggio pasquale inviato da Lafranconi, anche quest’anno molto denso e molto apprezzato dai fedeli, che vi hanno trovato elementi di riflessione, di chiarezza, di guida. Lafranconi affronta la questione nel quadro più ampio del prendersi cura, della ‘custodia’ dell’altro, che sono centrali in questo periodo dove le difficoltà si moltiplicano, si sommano, danno vita a quadri esistenziali molto pesanti dai quali può essere difficile trovare una via d’uscita.Oggi abbiamo una continuità nel nostro attuale vescovo Antonio che ci esorta con queste bellissime e significative parole: lo Stato mostra la sua incoerenza. Continuiamo anche a lavorare localmente per ridurre i danni, prevenire, cambiare esorta a fare , La esorto, a non arrendersi, Lei è stato eletto non per favorire business di parte, ma per servire la collettività.. Questo è il compito che si fa carico un politico letto dal popolo e non dalle lobbies.. Quindi vada avanti con coraggio e determinazione.. Lei non è solo ma molti altri suoi illustri colleghi hanno spezzato una lancia per questa legittima e umana battaglia.. Voglio ricordare solo alcuni: CARITSAS ROMANA, SINDACO DE MAGISTRIS, SINDACO ORLANDO E CENTINAIA DI SINDACI DEL PAESE.. QUINDI CORAGGIO . LA GENTE E’ STANCA DI POLITICI CON I FILI.. ABBIAMO BISOGNO DI POLITICI AUTONOMI CHE PENSANO SOLO E UNICAMETNE PER IL BENE COMUNE. GRAZIE. GABRIELE CERVI A NOME DELL’ASSOCIAZIONE IN
CAMMINO CON S.FRANCESCO AL CASCINETTA DIDATTICA ONLUS DI CASTLEVERDE.









Il governo finge di vietare il gioco d'azzardo ma ne ricava più di 1 miliardo al mese

La dignità del decreto sulla ludopatia dipenderà dal mantenimento degli incassi assicurati dalle lotterie e dalle scommesse on-line. Un introito di 10 miliardi e 364 milioni (+357 milioni di euro) nei primi nove mesi del 2018

Una sala slot in provincia di Roma

Tommaso Verga 3 gennaio 2019
di Tommaso Verga
Il personale nella scuola aumenterà di 32.400 unità, di cui 2.400 docenti (e 12.000 bidelli per fare le pulizie assunti direttamente dai dirigenti scolastici: la pacchia è appena cominciata; e 18.000 stabilizzazioni per ex lavoratori socialmente utili). E' quanto sancito dalla «manovra». Che contemporaneamente ha tagliato le risorse per l'istruzione, 3,9 miliardi (oltre ai fondi revocati per gli insegnanti di sostegno). E' il cambiamento. Paradossi più che contraddizioni, che rimane difficile comprendere. Figurarsi giustificare.
Lo dimostrano le due righe finali di un comma (il 6bis) aggiunto a un decreto nella fase di conversione in legge: «... e comunque tale da garantire almeno l'invarianza delle corrispondenti entrate, ivi comprese le maggiori entrate derivanti dal comma 6». Non toccate gli incassi. Quelli derivanti dal «decreto dignità». Uno dei (non) molti vanti del governo gialloverde, del proponente movimento grillino in specie (tanto che sui social del movimento 5stelle, il refrain non è più «ma allora il Pd?» bensì «ma allora Salvini?»).
Ripercorriamolo quel provvedimento. Schematicamente, quattro le sfere d'influenza. Si inizia con le semplificazioni fiscali e la disincentivazione delle delocalizzazioni, per chiudere con due cardini: la lotta alla precarietà con la modifica del job-act (in sostanza il «lavoro-a-tempo-determinato»), e il divieto di pubblicità su giochi pubblici, gratta e vinci, slot machine, lotto, superenalotto, bingo...
Motivo conduttore per questa parte, ampiamente declamata (e ampiamente condivisa, così come l'altra), la lotta «al disturbo da gioco d'azzardo» (in precedenza si leggeva ludopatia, il dibattito ha cambiato la definizione).
Senza perdere tempo a ricercare com'è andata a finire si dirà che allo stato, per entrambe, è rimasta la propaganda. Effetti positivi? non pervenuti. L'occupazione è tornata al segno negativo, stando al gioco si è capito quello che il governo intendeva raccapezzare: una bella campagna pubblicitaria necessaria a coprire l'indifferenza verso la dipendenza e celare il vero obiettivo, i soldi, le entrate tributarie.
Nessuna «manina», è andata esattamente come preventivato (analogamente all'altra faccenda relativa al condono degli esterovestiti evasori fiscali: «Domattina presento le carte in procura»: per sapere la risposta dei pm chiedere al vice di Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, capo politico dei 5stelle).
Un po' di numeri. Nei primi nove mesi del 2018 le entrate per lo Stato derivanti dalle attività di gioco hanno fatto registrare un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo ha comunicato il ministero dell’Economia nel periodico bollettino sulle entrate tributarie. Considerando le imposte indirette, il gettito delle attività nel periodo gennaio-settembre 2018 è stato di 10 miliardi e 364 milioni di euro (+357 milioni di euro). Ridurre? rinunciare? che follia sarebbe mai questa?
Altro elemento, lo studio realizzato dalla Camera di commercio di Milano, relativo alle sedi di impresa ed alle localizzazioni attive in Italia. Nel 2018 erano 11.139, in aumento del 6.9% rispetto al 2017 (dati relativi al primo trimestre di ciascun anno). Come si vede, il settore non riduce assolutamente la propria espansione.
Infine, integralmente, l'articolo 6-bis del provvedimento: «Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Governo propone una riforma complessiva in materia di giochi pubblici in modo da assicurare l'eliminazione dei rischi connessi al disturbo da gioco d'azzardo e contrastare il gioco illegale e le frodi a danno dell'erario, e comunque tale da garantire almeno l'invarianza delle corrispondenti entrate, ivi comprese le maggiori entrate derivanti dal comma 6». Come si vede, la dignità è un valore, sarebbe un non-senso impedirle di partecipare all'introito per le casse dello Stato.
Ps.: «garantire almeno l'invarianza delle corrispondenti entrate»: «almeno?» 

Nessun commento:

IMMIGRAZIONE E CONTRASTO AL GIOCO D'AZZARDO LETTERA APERTA

IMMIGRAZIONE E CONTRASTO AL GIOCO D'AZZARDO LETTERA APERTA

VIDEO PROPOSTE COME LIMITARE IL GIOCO D'AZZARDO E COME DARE DIGNITA' AGLI IMMIGRATI ECONOMICI. UNA BARISTA DI CASTLEVERDE NON U...