giovedì 24 dicembre 2020

25 dicembre 2020. DEDICO IL SANTO NATALE ALL'INFANZIA ABBANDONATA LEGGENDO UNA MIA LETTERA DEL 1995 A LORO RIVOLTA.

LA NOSTRA BELLA CHIESA. GESU' BAMBINO E' NATO.
BUON NATALE




La Cascinetta Didattica di Castelverde dedica questo particolarissimo Natale (pandemico) alla infanzia abbandonata. Alla cascinetta abbiamo esposto ben due presepi. Uno sito nel laboratorio di meccanica dedicato a Don. Lorenzo Milani mentre l'altro si trova all'aperto sulla scala che porta al fienile dedicato ai bambini abbandonati Quest'anno ricorre il ventesimo anno dalla uscita del mio libro diario: La famiglia negata dove denunciavo alle istituzioni il dramma dei minori chiusi negli orfanotrofi italiani.
Nella composizione fotografica​ che qui allego,ho inserito anche Papa Wojtyla al quale avevo chiesto di poter usare come copertina del mio diario la sopracitata foto.
Papa Wojtyla mi diede il Suo assenso richiedendo cortesemente una copia del libro. Inviai una copia del libro al Papa ringraziandolo di cuore. Il Santo Padre​ in cambio mi fece avere il Rosario Benedetto che donai a mia mamma Lucia. Buon Santo Natale Ragazzi.
Mitt: Gabriele Cervi Presidente. Cascinetta Didattica di Castelverde.
Due diari importanti:https://youtu.be/pwKm7ysNdt0

BUON NATALE RAGAZZI






1 parte dal 1987 al 1994.

Dal mio diario lavorativo. i video si possono trovare su youtube digitando nel motore di ricerca cervi gabriele diario di una scuola lager o mobbing,


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Mobbing lavorativo Diario. Le verità nascoste.



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LE PIE PROPOSTE



PROVINI




E TI VENGO A CERCARE




CARO MARCO NON E' INGIURIANDO SALVINI CHE SI CAMBIERA' IL SISTEMA






Minori stranieri non accompagnati, c’è la legge ma non si applica: solo il 3% va in affido e i tutor non vengono assegnati

Minori stranieri non accompagnati, c’è la legge ma non si applica: solo il 3% va in affido e i tutor non vengono assegnati

Il provvedimento all'avanguardia in Europa è stato approvato a marzo 2017 e ancora, più di due anni dopo, mancano i decreti attuativi. In assenza di indicazioni, i servizi sul territorio arrancano e le pratiche rischiano di essere dimenticate. In Italia ci sono 8342 minorenni migranti senza genitori e la maggior parte sono in comunità di accoglienza. I Comuni non cercano le famiglie affidatarie e nonostante 5mila persone abbiano fatto domanda per fare i tutor, solo 1700 sono stati formati

Sono bambini costretti a crescere in fretta, hanno subito traumi e affrontato un viaggio in cui molto spesso hanno rischiato la vita. Sono “adolescenti adultizzati”, minorenni stranieri che arrivano in Italia non accompagnati, o per scelta o perché hanno perso i genitori durante il tragitto. Sono almeno 8342, nel nostro Paese, secondo i dati di marzo 2019. Circa l’85 per cento ha tra i 16 e i 17 anni. Dal 2017 in Italia esiste la legge Zampa, che per la prima volta in Europa rende obbligatoria l’accoglienza dei minori non accompagnati e predispone due forme di tutela: l’affido in famiglia e il tutore volontario. Ad oggi però, solo il 3% dei minori ha potuto beneficiare dell’affido familiare. E nonostante cinquemila persone abbiano presentao la candidatura per diventare tutori volontari, le cose procedono molto a rilento anche su quel fronte. Tra le cause principali dei problemi, c’è il fatto che i governi, quello Gentiloni prima e quello gialloverde ora, non abbiano mai emanato i decreti attuativi della legge. Sono passati più di due anni dall’approvazione del provvedimento e ancora l’iter non è concluso. E proprio il tempo che passa è una variante critica, perché su molti dei minori incombe l’ombra del decreto Sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che prevede che a 18 anni perdano la protezione umanitaria


GIUSTIZIA & IMPUNITÀ

Affidamenti illeciti di minori. Dai master al centro contro gli abusi: le attività della onlus sotto accusa

Affidamenti illeciti di minori. Dai master al centro contro gli abusi: le attività della onlus sotto accusa

L'organizzazione Hansel&Gretel di Torino, finita al centro dell'inchiesta che ha travolto il servizio sociale della provincia di Reggio Emilia, oltre a operare direttamente con i suoi psicologici nel trattare le problematiche di bambini vittime di violenze, era molto ricercata per la formazione degli operatori. Il suo fondatore Claudio Foti, ora ai domiciliari, era stato giudice onorario del Tribunale dei minori

“Comprendere e rispettare a pieno le emozioni significa arricchire e rivoluzionare la pratica educativa, la pratica clinica e la pratica sociale, umanizzare la relazione di cura in ambito sanitario, trasformare la dinamiche dei gruppi e i processi organizzativi”. È questo il manifesto che la onlus Hansel e Gretel, sotto accusa nell’ambito dell’inchiesta Angeli e Demoni sull’affido illecito dei minori per cui 16 persone sono state arrestate e 26 indagate, presenta come finalità di uno dei master universitari che organizza sotto l’egida della Pontificia facoltà di scienze dell’educazione “Auxilium”. Perché la Hansel e Gretel, oltre a operare direttamente con i suoi psicologici nel trattare le problematiche di bambini vittime di abusi, era molto ricercata in Emilia nel campo della formazione. Intorno alla onlus gravitano infatti una serie di attività che vanno dall’organizzazione di convegni per addetti ai lavori alla formazione di operatori del settore fino a quella, più diretta, del personale ospedaliero, attività che secondo l’accusa della procura di Reggio Emilia sarebbero state finanziate con fondi regionali.


Il tema è sempre quello d’ascolto del bambino e delle possibili modalità di curarne le sofferenze scaturite da maltrattamenti e abusi, e il motore di tutta l’organizzazione è Claudio Foti, giudice onorario del Tribunale dei minori di Torino dal 1980 al 1993 e già componente dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Lo stesso psicologo che, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, è accusato di aver “alterato lo stato psicologico ed emotivo attraverso modalità suggestive e suggerenti con la voluta formulazione di domande sul tema dell’abuso sessuale”  e in questo modo “convinceva la minore dell’avvenuta commissione dei citati abusi”. Toti è ora in carcere, mentre ai domiciliari si trova Nadia Bolognini, direttrice dell’area evolutiva del Centro studi Hansel e Gretel e docente dei master.

Fondata a Moncalieri, in provincia di Torino, nel 1989, la Hansel e Gretel aveva poi allargato il suo bacino d’azione principalmente in terra emiliana, in particolare tra i comuni della Val d’Enza, il fiume che divide le province di Parma e Reggio Emilia. Nel 2016, a Bibbiano, epicentro dell’inchiesta, con l’arresto del sindaco Pd Andrea Carletti, era stata coinvolta in un progetto denominato “La Cura”, nato come un centro sperimentale a sostegno dei minori vittime di violenza e abuso sessuale, un progetto fortemente voluto dall’Unione dei Comuni della Val d’Enza in collaborazione con la AUSL di Reggio Emilia. Lì in due anni sono stati presi in carico circa 210 giovanissimi, vittime di maltrattamenti, con un modello di psicoterapia basato sull’impiego dialogico ed empatico sviluppato dalla Bolognini. A presentare questi risultati in un convegno sull’abuso infantile organizzato lo scorso ottobre era stato proprio il fondatore Foti, che dal palco del teatro Metropolis di Bibbiano spiegava ai presenti come aiutare i bambini a “Rinascere dal trauma”. Pochi mesi prima, in maggio, lo stesso Foti era a Reggio con altri nomi importanti del Centro studi Hansel e Gretel per un convegno questa volta sponsorizzato anche dal Comune di Reggio Emilia e aperto dall’allora vicesindaco Matteo Sassi, segno di un’associazione che ormai si era fatta strada e costruita un buon nome nel territorio emiliano.

Ma un altro importante settore di attività della Hansel e Gretel è rappresentato dalla formazione. Per l’anno 2018-2019 il centro studi è infatti riuscito a organizzare un master in “Gestione e sviluppo delle risorse emotive” in tre sedi diverse, Reggio Emilia,Torino e Roma. La struttura accademica su cui si basa è quella della Pontificia facoltà di scienze dell’educazione “Auxilium”, di evidente provenienza Vaticana, mentre a livello locale il progetto aveva ricevuto di nuovo il patrocinio dei Comuni della Val d’Enza. Il corso si articola in 22 giornate complessive di seminari per un totale di quasi 200 ore di lezioni, aperto ad un massimo di 25 persone alle quali è richiesta una quota di circa 2000 euro per partecipare. A Reggio Emilia, la onlus ha lanciato anche un secondo master, una specializzazione in “Sofferenze traumatica e intelligenza emotiva”. Un importante impegno di stampo accademico a cui l’associazione affianca corsi di formazione su temi specifici, organizzati in incontri di due giornate e “rivolti a insegnanti, psicologi, educatori, assistenti sociali e tutti coloro che lavorano a stretto contatto con l’infanzia”.

Al centro dell’inchiesta figurano proprio i guadagni della onlus. Secondo gli investigatori, tra alcuni dipendenti dell’Unione Val D’Enza e la onlus di Moncalieri c’erano reciproci conferimenti di incarichi. La onlus era affidataria dell’intero servizio di psicoterapia voluto dall’ente pubblico e dei relativi convegni e corsi di formazione. I tre psicoterapeuti, (Foti, Bolognini e Sarah Testa) si legge nell’ordinanza, “nella piena consapevolezza della totale illiceità del sistema creato, a loro vantaggio, in palese violazione della normativa in tema di affidamenti di servizi pubblici e nella piena consapevolezza che la loro attività professionale venisse retribuita da ente pubblico, esercitavano sistematicamente attività di psicoterapia con minori loro inviati dal servizio sociale Val d’Enza”.


Lombardia, c'è anche il virus dell'azzardo

 27 febbraio 2020

ECCOVI I COMUNI LOMBARDI TOP TEN NELLE VARIE TIPOLOGIE DI AZZARDO



La Lombardia è alle prese non solo con il coronavirus, ma anche con un virus anche più letale, quello dell'azzardo.
Nel 2019, secondo i dati forniti dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli vengono buttati nelle Videolottery (VLT) all’interno delle sale dedicate € 5.233.151.24, nelle slot (AWP) all’interno dei bar, tabaccherie, centri commerciali… € 4.727.064.889; in Gratta&Vinci € 1.754.635.800 e in Scommesse A quota fissa e virtuali € 774.351.479.
Invochiamo una quarantena, anzi una moratoria. Che dite?
    shinystat.cgi?USER=cervigabriele










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