sabato 13 luglio 2019

Lettera di una immigrata nigeriana al nostro Ministro degli Interni – MATTEO SALVINI.



La grandezza di una vita non si misura dalla grandezza del luogo in cui ha vissuto e la grandezza di un uomo non sta nel vestito. 
DON LORENZO MILANI.

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immigrata

Lettera di una immigrata nigeriana al nostro Ministro degli Interni – “La pacchia la state facendo voi. Sulla nostra pelle. Sulla nostra vita…”

…sui nostri poveri sogni di una vita appena migliore.

 “Ho visto la sua faccia ieri al telegiornale. Dipinta dei colori della rabbia. La sua voce, poi, aveva il sapore amarissimo del fiele. Ha detto che per noi che siamo qui nella vostra terra è finita la pacchia. Ci ha accusati di vivere nel lusso, rubando il pane alla gente del suo paese. Ancora una volta ho provato i morsi atroci della paura…

Chi sono? Non le dirò il mio nome. I nomi, per lei, contano poco. Niente. Sono una di quelli che lei chiama con disprezzo “clandestini”.

Vengo da un paese, la Nigeria, dove ben pochi fanno la pacchia e sono tutti amici vostri. Lo dico subito. Non sono una vittima del terrorismo di Boko Haram. Nella mia regione, il Delta del Niger non sono arrivati.

Sono una profuga economica, come dite voi, una di quelle persone che non hanno alcun diritto di venire in Italia e in Europa.

Lo conosce il Delta del Niger? Non credo. Eppure ogni volta che lei sale in macchina può farlo grazie a noi. Una parte della benzina che usa viene da lì.

Io vivevo alla periferia di Port Harkourt, la capitale dello Stato del Delta del Niger. Una delle capitali petrolifere del mondo. Vivevo con mia madre e i miei fratelli in una baracca e alla sera per avere un po’ di luce usavamo le candele. Noi come la grande maggioranza di chi vive lì.


E’ dura vivere dalle mie parti. Molto dura. Un inferno se sei una ragazza. Ed io ero una ragazza. Tutto è a pagamento. Tutto. Se non hai soldi non vai a scuola e non puoi curarti. Gli ospedali e le scuole pubbliche non funzionano.

E persino lì, comunque, se vuoi far finta di studiare o di curarti, devi pagare. E come fai a pagare se di lavoro non ce ne è? La fame, la miseria, la disperazione e l’assenza di futuro, sono nostre compagne quotidiane.

La vedo già storcere il muso. E’ pronto a dire che non sono fatti suoi, vero?

Sono fatti suoi, invece.

Il mio paese, la regione in cui vivo, dovrebbe essere ricchissima visto che siamo tra i maggiori produttori di petrolio al mondo. E invece no.

Quel petrolio arricchisce poche famiglie di politici corrotti, riempie le vostre banche del frutto delle loro ruberie, mantiene in vita le vostre economie e le vostre aziende.

Il mio paese è stato preda di più colpi di stato. Al potere sono sempre andati, caso strano, personaggi obbedienti ai voleri delle grandi compagnie petrolifere del suo mondo, anche del suo paese. Avete potuto, così, pagare un prezzo bassissimo per il tanto che portavate via. E quello che portavate via era la nostra vita.

Lo avete fatto con protervia e ferocia. La vostra civiltà e i vostri diritti umani hanno inquinato e distrutto la vita nel Delta del Niger e impiccato i nostri uomini migliori. Si ricorda Ken Saro? Era un giovane poeta che chiedeva giustizia pe noi. Lo avete fatto penzolare da una forca…

Le vostre aziende, in lotta tra loro, hanno alimentato la corruzione più estrema. Avete comprato ministri e funzionari pubblici pur di prendervi una fetta della nostra ricchezza.

L’Eni, l’Agip, quelle di certo le conosce. Sono accusate di aver versato cifre da paura in questo sporco gioco. Con quei soldi noi avremmo potuto avere scuole e ospedali. A casa, la sera, non avrei avuto bisogno di una candela…

Sarei rimasta lì, a casa mia, nella mia terra.

Avrei fatto a meno della pacchia di attraversare un deserto. Di essere derubata dai soldati di ogni frontiera e dai trafficanti. Di essere violentata tante volte durante il viaggio. Avrei volentieri fatto a meno delle prigioni libiche, delle notti passate in piedi perché non c’era posto per dormire, dell’acqua sporca e del pane secco che ti davano, degli stupri continui cui mi hanno costretta, delle urla strazianti di chi veniva torturato.

Avrei fatto a meno della vostra ospitalità. Nel suo paese tante ragazze come me hanno come solo destino la prostituzione. Lo sapete. E non fate niente contro la nostra schiavitù anzi la usate per placare la vostra bestialità. Io sono riuscita a sfuggire a questo orrore, ma sono stata schiava nei vostri campi. Ho raccolto i vostri pomodori, le vostre mele, i vostri aranci in cambio di pochi spiccioli e tante umiliazioni.

Ancora una volta, la pacchia l’avete fatta voi. Sulla nostra pelle. Sulle nostre vite. Sui nostri poveri sogni di una vita appena migliore.

Vedo che non ho mai pronunciato il suo nome. Me ne scuso, ma mi mette paura. Quella per l’ingiustizia di chi sa far la faccia dura contro i deboli, ma sa sorridere sempre ai potenti.

Vuole che torniamo a casa? Parli ai suoi potenti, a quelli degli altri paesi che occupano di fatto casa mia in una guerra velenosa e mai dichiarata. Se ha un po’ di dignità e di coraggio, la faccia brutta la faccia a loro.     


MESSA PER I MIGRANTI. PAPA FRANCESCO


           

                                               

ANNO FORMATIVO 2015/2016

Cari ragazzi ora vi leggerò una mia lettera che scrissi nel 2016 che riguarda proprio voi immigrati DOVE PARLAVO DEL MIO RICORSO ALL A CORTE EUROPEA E DOVE ALLERTAVO LA STESSA COMMISSIONE EUROPEA DELLE GRAVI INGIUSTIZIE  E BUSINESS CHE TALUNE PERSONE SENZA SCRUPOLI AVEVANO ARHITETTATO SULLA VOSTRA PELLE. Allora Salvini non aveva ancora preso il potere ,

Governava ll paese il centrosinistra… Questa lettera se pur datata è ancora attualissima in quanto chiedevo per voi pari diritti , pari opportunità e dignità. Salvini ha le sue colpe e vi ha messo con le spalle al muro .. L’unico merito  di Salvini è che ora ci sono più controlli.. che una buonista e imborghesita sinistra non aveva attuato per ragioni di business e di interessi vari.. Se Salvini è cresciuto a dismisura lo si deve unicamente ad una sinistra pseudobuonista e bacchettona.. che di sinistra non ha  più nulla se non il potere di essersi allontanata dal popolo optando per la  gli affari politico istituzionali. Ecco alcune parti  della lettera aperta che avevo scritto nel 2016.

LA SOLIDARIETA’ DI CHI NON HA NIENTE E L’EGOISMO DI CHI HA TUTTO!!

Questi soggetti deboli, agli occhi della gran parte della gente sono visti come intrusi che sono venuti nel nostro paese solo per rubarci lavoro e per questo sono guardati a vista come temibili concorrenti, dove le opportunità lavorative per noi italiani  sono sempre meno..

Ma che vogliono questi esseri!! Noi abbiamo sudato anni per raggiungere stabilità economica, abbiamo fatto tanti sacrifici per crearci una posizione nella società… e questi individui pretendono subito.. una casa, un lavoro.. ma che vadano a quel paese!! Frase fra le più gentili che in questi anni ho sentito proferire da taluni. Io credo  invece che il popolo italiano non sia quello che apprendiamo dai media o dai bar o da taluni  politici che sul razzismo vivacchiano di consensi, credo che il popolo italiano invece sia solidale quanto basta per essere preso ad esempio da altri stati europei, più ricchi, ma molto egoisti dal lato umano. IL probema del nostro paese è che siamo vittime   da decenni politici affaristi, di gente senza scrupoli che anche sulla povertà sono riusciti a creare il loro business, dove chi decide fa leggi anche importanti, ma che poi alla fine non si preoccupa di farle applicare correttamente.

Con i soldi pubblici, che sono i nostri,  il paese è governato da decenni da veri e propri comitati d’affari.. tanti soldi si sono fermati , si fermano e si fermeranno in mille rivoli clientelari.. per accontentare la numerosa clientela istituzionale che alla fine determina consensi al politico di turno a livello comunale, provinciale, regionale e nazionale. Anche questa emergenza profughi per taluni affaristi senza scrupoli  è diventata un business sporco.. Tutto ciò ha provocato odio e avversità verso queste persone che hanno la sola colpa di essere  capitati in un paese corrotto.

Abbiamo  bisogno di persone vere, oneste, che sappiano investire nel capitale umano e che credano veramente nel bene comune.. Gli Italiani hanno un cuore grande generoso e solidale, cerchiamo allora di cambiare il Paese affarista, ipocrita e corrotto dando per primi noi, buon esempio. Io guardo con fiducia ai giovani del movimento 5 stelle.. che  sono l’unico ,per ora, movimento che lavora in politica per il bene di tutti.. 

Gabriele Cervi

PAPA FRANCESCO: ANCHE GESU’ FU PROFUGO, DOVERE E’ ACCOGLIERE  IMMIGRATI.


SABATO 13 LUGLIO 3 LEZIONE CORSO DI MECCANICA RIPARAZIONE SCOOTER



                                    


VIDEO RICORDANDO DON. LORENZO MILANI
       


















VENERDI 12 LUGLIO 019  /4 LEZIONE CORSO DI CICLOMECCANICA RIPARAZIONE BICI.   DIARIO DI BORDO.

















                                                               

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