giovedì 7 marzo 2019

Costringeva la figlia di 22 anni a prostituirsi nei night per poi giocarsi i soldi alle slot

Arrestata per sfruttamento

 della prostituzione e

 maltrattamenti una donna di 52 anni. A dare il 
via agli accertamenti la segnalazione della scuola 
dell’altra figlia dodicenne






Pubblicato il 07/03/2019

Per giocare alle slot machines costringeva la figlia di 22 anni a prostitursi nei
 night club del centro di Milano. La piccola, di 12, ai “lavori forzati” in casa.
 È una storia terribile di violenza tra le mura domestiche quella che viene dalla
 periferia sud di Milano. Scoperta quasi per caso dai carabinieri della stazione
 Vigentino che, su ordinanza di custodia cautelare hanno arrestato, 
con le accuse di sfruttamento della prostituzione e maltrattamenti in famiglia,
 una donna di 52 anni.
A dare il via agli accertamenti una segnalazione della scuola media 
frequentata dalla 12enne. Nei periodici incontri che il comandante della
 stazione fa col corpo docente, una insegnante ha detto che la ragazzina le
 aveva chiesto se fosse reato prostituirsi. Un campanello d’allarme per i militar
i dell’Arma che subito si sono messi a indagare sull’adolescente. Hanno 
scoperto la difficile situazione familiare in cui viveva. In una casa occupata,
 con la sorellastra maggiore e la madre disoccupata, che trascorreva giornate
 e notti intere a giocare alle macchinette nei bar e tabacchi della zona.
 Obbligata a tornare subito a casa da scuola per pulire e cucinare, ma
 anche per sbrigare in casa tutti i lavori pesanti. Picchiata quotidianamente
 e insultata dalla madre in ogni modo, con parole e accuse pesanti. 
Nell’attività di osservazione e pedinamento, in un’occasione gli investigatori
 hanno assistito a un litigio in cui la madre diceva alla ragazzina: “Diventerai
 peggio di tua sorella”. Così hanno deciso di approfondire la situazione e hanno
 scoperto che da tempo la maggiore delle sorelle, di 22 anni, era costretta 
a prostituirsi nei migliori club del centro di Milano, dove la madre la obbligava
 a sedurre uomini ricchi e che non badassero a spese. Con quei soldi la ragazza
 si occupava di tutto. Di portare avanti la famiglia, e soprattutto di “finanziare”
 i vizi della mamma. Uno su tutti: il gioco d’azzardo. Era lei a dare alla donna il
 denaro e a pagare i debiti che seminava qua e là.
Il 3 marzo i carabinieri hanno arrestato la 57enne che è finita dritta al carcere 
di San Vittore. Le figlie, invece, sono state accompagnate in una comunità
 protetta, finalmente lontane da lei.






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