SALVINI PREDICATORE LONTANO DA GESU'.
CORSO DI VIDEOSCRITTURA.. TUTOR DEL CORSO CERVI GABRIELE
Ancora accuse pesanti di Papa Francesco all’Europa ed a
Salvini:
Porti aperti allearmi e chiusi alle persone” – “Lʼira di Dio si scatenerà su chi parla di pace e vende munizioni”
Il Papa striglia l’Europa (e Salvini) “Porti aperti alle armi e chiusi alle persone”
Il jʼaccuse del Pontefice: “Lʼira di Dio si scatenerà su chi parla di pace e vende unizioni”. Poi rivela: “Il prossimo anno voglio andare in Iraq”“Gridano le persone in fuga ammassate sulle navi, in cerca di speranza, non sapendo quali porti potranno accoglierli, nell’Europa che pero’ apre i porti alle imbarcazioni che devono caricare sofisticati e costosi armamenti, capaci di produrre devastazioni che non risparmiano nemmeno i bambini”. Lo ha detto il Papa all’udienza con la Riunione delle Opere di Aiuto alle Chiese Orientali.“Non posso qui non menzionare i migranti e i profughi che raggiungono i maggiori aeroporti con la speranza di poter chiedere asilo o trovare un rifugio, o che sono bloccati in transito”. Lo ha detto Papa Francesco ai partecipanti all`Incontro mondiale dei Cappellani dell`Aviazione civile. “Invito sempre le Chiese locali alla dovuta accoglienza e sollecitudine nei loro confronti, pur se si tratta di una responsabilità diretta delle Autorità civili. Fa parte anche della vostra cura pastorale vigilare che sia sempre tutelata la loro dignità umana e siano salvaguardati i loro diritti, nel rispetto della dignità e delle credenze di ciascuno. Le opere di carità nei loro confronti costituiscono una testimonianza della vicinanza di Dio a tutti i suoi figli”.L’Iraq – ha detto il Papa nell’udienza alla Roaco, la Riunione delle Opere di Aiuto alle Chiese Orientali – “possa guardare avanti attraverso la pacifica e condivisa partecipazione alla costruzione del bene comune di tutte le componenti anche religiose della societa’, e non ricada in tensioni che vengono dai mai sopiti conflitti delle potenze regionali”. “E non dimentico l’Ucraina – ha aggiunto il Papa ripercorrendo le aree piu’ ‘calde’ del pianeta -, perche’ possa trovare pace la sua popolazione, le cui ferite provocate dal conflitto ho cercato di lenire con l’iniziativa caritativa alla quale molte realta’ ecclesiali hanno contribuito. In Terra Santa – ha proseguito il pontefice -, auspico che il recente annuncio di una seconda fase di studio dei restauri del Santo Sepolcro, che vede fianco a fianco le comunita’ cristiane dello Statu quo, si accompagni agli sforzi sinceri di tutti gli attori locali ed internazionali perche’ giunga presto una pacifica convivenza nel rispetto di tutti coloro che abitano quella Terra, segno per tutti della benedizione del Signore”fonte: https://www.globalist.it/news/2019/06/10/il-papa-striglia-l-europa-e-salvini-porti-aperti-alle-armi-e-chiusi-alle-persone-2042658.html
INTERVALLO..
E' PARTITO IL CORSO DI CICLOMECCANICA
INCLUSIONE DA DON. LORENZO MIANI A SALVINI.
CARI RAGAZZI ANDRA' TUTTO BENE IL RAZZISMO NON PASSERA'.. VIDEO DEDICATO A SALVINI E AI LEGHISTI … DURI E PURI.
Papa Francesco: “Meglio vivere come ateo che andare in chiesa e odiare”
Le parole di Papa Francesco nel corso della prima udienza generale del 2019 nell’Aula Paolo VI in Vaticano sono vere più che mai e servono a smascherare tutti i falsi ipocriti. Noi oggi ve le vogliamo riportare senza alcun ulteriore commento:
Quante volte noi vediamo lo scandalo di quelle persone che vano in chiesa e stanno tutta la giornata lì e poi vivono odiando gli altri o parlando male della gente. Meglio non andare in chiesa, vivere come ateo. Se tu vai in chiesa devi vivere come un figlio, come un fratello. Non devi dare una contro testimonianza, ma una testimonianza dell’essere cristianiBisogna pregare Dio come un figlio, non come un pappagallo che parla, parla, parlaDove c’è il Vangelo c’è rivoluzione. Il Vangelo non lascia quieti, ci spinge: è rivoluzionario. […] In un punto strategico, al centro del discorso della montagna. Gesù incorona di felicità una serie di categorie di persone che nel suo tempo – ma anche nel nostro! – non erano molto considerate. Beati i poveri, i miti, i misericordiosi, le persone umili di cuore… Il grande segreto che sta alla base di tutto il discorso della montagna è questo – Ha aggiunto Francesco – Siate figli del Padre vostro che è nei cieliPapa Francesco ha spiegato che Gesù ha introdotto l’insegnamento della preghiera del Padre nostro “prendendo le distanze da due gruppi del suo tempo, anzitutto gli ipocriti. ‘Non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente’. C’è gente che è capace di tessere preghiere atee, senza Dio: lo fanno per essere ammirati dagli uomini.L’altra categoria da cui Gesù prende le distanze è quella dei pagani, invitando a non sprecare parole. I pagani pensano che parlando parlando si prega, e anch’io penso a tanti cristiani che pensano che pregare sia parlare a Dio, scusatemi, come un pappagallo. No, pregare si fa dal cuore, da dentro.Tu invece – dice Gesù –, quando preghi, rivolgiti a Dio come un figlio a suo padre, il quale sa di quali cose ha bisogno prima ancora che gliele chieda. Potrebbe essere anche una preghiera silenziosa, il ‘Padre nostro’: basta in fondo mettersi sotto lo sguardo di Dio, ricordarsi del suo amore di Padre, e questo è sufficiente per essere esauditi. – Bergoglio ha poi concluso – È bello pensare che il nostro Dio non ha bisogno di sacrifici per conquistare il suo favore! Non ha bisogno di niente, il nostro Dio: nella preghiera chiede solo che noi teniamo aperto un canale di comunicazione con Lui per scoprirci sempre suoi figli amatissimi. E Lui ci ama tanto.
"Standing ovation" dei social per il post di Michela Murgia contro Salvini. "Salito su una ruspa solo a favor di telecamera"
L'autrice di "Accabbadora" e "Istruzioni per diventare fascisti" su Facebook risponde al ministro leghista che l'ha definita "radical chic e snob". E lei fa "la sinossi dei curriculum"
Tutti d'accordo: Michela Murgia fa a pezzi Matteo Salvini. "Asfaltato", "Ingoiato, masticato e digerito", "intellettualmente umiliato" dalla "sinossi dei curriculum", il giochetto fatto nel suo profilo Facebook dall'autrice di Accabbadora (Premio Campiello) e Ave Mary dedicato proprio al viceministro leghista che l'ha definita "scrittrice radical chic e snob". Un cinguettio contro Murgia non si lesina. Soprattutto da quando lei ha pubblicato il pamphlet Istruzioni per diventare fascisti - tradotto in cinque lingue - che ha suscitato un acceso dibattito. La standing ovation dei social per Murgia c'è stata tutta: con un lungo post ha elencato il suo cursus honorum di studentessa e lavoratrice, mettendo al palo lo scarno curriculum lavorativo del ministro dell'Interno. "Io lavoro da quando avevo 14 anni e non mi faccio dare lezioni di realtà da un uomo che è salito su una ruspa in vita sua solo quando ha avuto davanti una telecamera", afferma Murgia. "È il suo giochetto preferito quello di far passare chiunque lo critichi per un ricco altolocato che non ha contatto con la gente e con la realtà, che non conosce i problemi veri e che non sa cosa sia la fatica del lavoro, ambiti in cui lui invece si presenta come vero esperto - scrive sarcastica -. Le propongo un gioco, signor Ministro: si chiama 'sinossi dei curriculum'".
E comincia: "Nel 91, anno in cui mi diplomavo come perito aziendale, mi pagavo l’ultimo anno di studi lavorando come cameriera stagionale in una pizzeria. Purtroppo feci quasi due mesi di assenza perché la domenica finivo di lavorare troppo tardi e il lunedì mattina non sempre riuscivo ad alzarmi in tempo per prendere l’autobus alle 6:30 per andare a scuola. A causa di quelle assenze, alla maturità presi 58/60esimi. Nel 92, mentre lavoravo in una società di assicurazioni per sostenermi gli studi all’istituto di Scienze religiose, lei prendeva 48/60 alla maturità classica in uno dei licei di Milano frequentati dai figli della buona borghesia. Sono contenta che non abbia dovuto lavorare per finire il liceo. Nessuno dovrebbe. Nel 93 iniziavo a insegnare nelle scuole da precaria, lavoro che ho fatto per sei anni. Nel frattempo lei veniva eletto consigliere comunale a Milano e iniziava la carriera di dirigente nella Lega Nord, diventando segretario cittadino e poi segretario provinciale. Non avendo mai svolto altra attività lavorativa, è lecito supporre che la pagasse il partito. Chissà se prendeva quanto me, che allora guadagnavo 900 mila lire al mese".
Ancora scrive che nel "1999 per vivere consegnavo cartelle esattoriali a domicilio con un contratto co.co.pro. Ero pagata 4mila lire a cartella e solo se il contribuente moroso accettava di firmarla. Lei invece prendeva la tessera giornalistica facendo pratica alla Padania e a radio Padania, testate di partito che si reggevano sui finanziamenti pubblici, ai quali io non ho nulla in contrario, ma contro i quali lei ha invece costruito la sua retorica".
Dopo un primo excursus - dettagliato - sulla sua prima vita, precedente a quella di scrittrice apprezzata e premiata, punta il faro sui "lavoretti", rigorosamente precari e malpagati, che ancora si è trovata a fare. Tutti, tranne uno. "Nel 2000 - scrive Murgia - ho iniziato a lavorare in una centrale termoelettrica, dove sono rimasta fino al 2004. Mi sono licenziata perché ho scelto di testimoniare in tribunale contro il mio datore di lavoro per un grave caso di inquinamento ambientale. Mentre lasciavo per coscienza l’unico lavoro stabile che avessi trovato vicino a casa, lei era segretario provinciale della Lega Nord, suppongo sempre pagato dal partito, dato che anche allora non faceva mestieri".
Dopo la parentesi fuori Sardegna come cameriera allo Stelvio, la scrittrice parla dell'esperienza in un call centre, dove vendeva aspirapolvere, che grazie a un blog, poi trasformatosi in libro ("Il mondo deve sapere") e dal quale più tardi è stata tratta anche un'opera teatrale e un film firmato da Paolo Virzì, viene lanciata nel mondo della narrativa. "Nello stesso periodo lei a Bruxelles - scrive rivolgendosi al viceministro - bruciava un quarto delle sedute del parlamento ed era già lo zimbello dei parlamentari stranieri, che nelle legislature successive le avrebbero poi detto in faccia quanto era fannullone. Io sono a favore della retribuzione dei politici, purché facciano quello per cui li paghiamo".
Va avanti citando altre esperienze lavorative come le tante a cui sono costretti i giovani italiani. "Nel 2006, mentre usciva il mio primo libro, io facevo la portiera notturna in un hotel, passando le notti in bianco per lavorare e riuscire anche a scrivere. Lei invece decadeva da deputato, ma atterrava in piedi come vicesegretario della Lega Nord e teneva comizi contro i terroni e Roma ladrona. Non facendo ancora altro mestiere che la politica, immagino che la politica le passasse uno stipendio. Chissà se somigliava al mio, che per stare sveglia mentre gli altri dormivano prendevo appena più di mille euro al mese".
Infine la stilettata. "Dal 2007 in poi ho vissuto delle mie parole, della fiducia degli editori e di quella dei lettori e delle lettrici - scrive Michela Murgia -. Negli stessi anni lei ha campato esclusivamente di rappresentanza politica e da dirigente in un partito da dove – tra il 2011 e il 2017 – sono spariti 49 milioni di soldi pubblici senza lasciare traccia. Se adesso le è chiaro con chi è che sta parlando quando virgoletta il mio nome nei suoi tweet, forse le sarà altrettanto chiaro che è lei, signor Ministro, quello distaccato dalla realtà. Tra noi due è lei quello che non sa di cosa parla quando parla di vita vera, di problemi e di lavoro, dato che passa gran tempo a scaldare la sedia negli studi televisivi, travestirsi da esponente delle forze dell’ordine e far selfie per i social network a dispetto del delicatissimo incarico che ricopre a spese dei contribuenti. Lasci stare il telefonino e si metta finalmente a fare il ministro, invece che l’assaggiatore alle sagre. Io lavoro da quando avevo 14 anni e non mi faccio dare lezioni di realtà da un uomo che è salito su una ruspa in vita sua solo quando ha avuto davanti una telecamera". E alla fin della licenza, io tocco, avrebbe detto Cyrano.
CONVIVENZA POSSIBILE
ANCHE LUNA SOFFRE IL CALDO
CORSO DI CICLOMECCANICA 2019
DAI VECCHIETTO .. CE LA PUOI FARE ANCORA….
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